Discussione:
Un mio racconto erotico
(troppo vecchio per rispondere)
dj Aracno
2013-03-11 14:38:31 UTC
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A quanti mi chiedevano dei miei racconti erotici, ecco, questo è uno di
quelli... spero vi piaccia. Io sono dj Aracno.

Era un periodo nero tutto mi andava storto, non avevo neanche un centesimo
in tasca, e per di più
avevo una voglia di scopare e farmi scopare. Una di quelle voglie strane che
balenano in mente, di
provare sperimentare nuove cose, nuove porcate. La mia voglia era quella di
andare con un uomo, ma
non con uno qualsiasi, volevo un toro muscoloso con un cazzo granitico.
Forse piu che il cazzo la
mia perversione era quella di comportarmi da donna, non con tutti solo con
il mio uomo, volevo
essere capace di dare piacere e vedere soprattutto fino a che punto ero
capace di arrivare.
Per far avverare questo desiderio andai in una palestra a chiedere lavoro,
il proprietario mi squadrò
dalla testa ai piedi e mi disse che l unica cosa che mi poteva offrire era
di fare le pulizie di sera
alla fine dei turni.Guardando i pettorali che quasi esplodevano dalla sua
maglietta, come in ipnosi
accettai subito, anzi mi proposi di iniziare immediatamente.
La sera mi presentai li alle 11 quando ormai tutti erano andati via, e il
proprietario era li che pompava
i suoi muscoli, tra un peso e l altro mi indicò dove era lo sgabuzzino e i
detersivi.
Entra dentro lo sgabuzzino e io resto sulla porta osservandolo con
attenzione anche perche era praticamente nudo, aveva addoso
solo un perizomino rosso, si piegò in avanti sugli scaffali ponzando il culo
e non potei far altro che ammirare il suo culo
marmoreo e il suo buco parzialmente nascosto dal filo del perizoma.
<<Ma lei come mai resta qui di sera?>> gli chiesi.
<<Sai preferisco stare qui che a casa, almeno qui mi alleno, se vado a casa
litigo con mia moglie..è un periodaccio>> mi rispose
accarezzandosi i pettorali.
<<Posso chiederti un favore?>> mi chiese sorridendo.
<<Certo mi dica>> gli risposi.
<<Sai con il ragazzo che c era prima lo facevo sempre, tanto siamo tra
uomini.. ti dispiace se mentre mi alleno sto nudo
? perche il sudore mi fa venire l allergia qui>> indicandosi in mezzo a i
glutei<< ed è importante che il mio corpo sia perfetto
per il contest tra 15giorni>> parlva in modo simpatico, gli dissi che non c
erano problemi e dentro di me stavo impazzendo
avrei voluto saltargli addosso e leccargli quei muscoli ma non lo feci, non
volevo rovinare tutto cosi.
Lui tornò alla sua panca in fondo lo stanzone, presi una pezza e il
detersivo spray e mi misi a pulire lo speccho in maniera
tale da osservarlo. Lo Guardavo dallo specchio e non gli toglievo gli occhi
di dosso, si tolse lentamente il perizomino gettandolo
per terra, e mise in mostra un pene veramente notevole, anche se era moscio
era grosso,le sue palle erano enormi e gonfie che davano
l idea che non scopasse da un po di tempo. Era completamente depilato e la
pelle del suo scroto era cosi liscia e lucida che quasi
rifletteva la luce dei neon, correva lentamente sul tapirulan e il suo
movimento faceva sobbalzare e roteare quel meraviglioso
esemplare di cazzo, non potevo non guardare ero come bloccatto ed avevo il
cazzo duro.
Lui si accorse dei miei sguardi ma fece finta di niente, anzi sembrava che
la cosa lo eccitasse, perche il suo cazzo crebbe
di dimensioni ma non divenne duro. Durante la corsa sobbalzando da una
coscia all' altra, la pelle del suo cazzo piano piano si tiro giu
liberando una cappella molto rossa, lucente e cattiva. Erano gia bei
centrimetri e non era nemmeno a un quarto dell erezione.
Scese dal tapirulan osservandomi e mi disse<< Ma non ti sembra di averlo
pulito troppo quello specchio?>>
<<Ha ragione scusi mi ero un attimo imbambolato, lei ha un fisico veramente
bellissimo vorrei averlo anche io>> gli risposi arrossendo.
<<E tanto lavoro e impegno>> mi rispose piazzando i pugni sui fianchi
assumendo una postura impostata<< tu invece hai un fisico cosi longilineo,
è strano sai quando sei venuto a chiedermi ti ho visto di spalle e mi
sembravi una donna>> disse ridendo<< ti servirebbe un po di palestra se vuoi
ti insegno
qualche esercizio>>.
<<Volentieri>> mi avvicinai e mi misi seduto sulla panca.
<<Anzi aiutami un attimo porgimi i pesi>> mi disse e si mise davanti a me
con il suo cazzo a 10 cm dalla mia faccia.
Rimasi sbalordito da quanto era grosso da vicino, gli porgevo i manubri ed
aspettavo che finisse la serie e porgerli quelli
piu pesanti, e nel frattempo lo guardavo fisso negli occhi come una troia
vogliosa. Lui dallo sforzo faceva delle facce come se stesse venendo
pompando i muscoli delle braccia, mi guardava fisso negli occhi. All'
improvviso qualcosa accadde, il suo cazzo improvvisamente divenne duro
urtandomi
con la cappella sulla guancia, ed io non ne vidi piu.. lentamente con la
lingua risali dalle palle lungo l asta lo persi nelle mani e lo scoppolai
con violenza.
Con la punta della lingua leccavo con dolcezza le sue pieghe aumentando di
intensita assecondando i suoi grugniti, era bellissimo fare questo.
Presi in bocca la cappella succhiandola fino a farla diventare viola,
succhiavo e la liberavo facendo lo schiocco con le labbra, e con una mano
gli stringeno le palle e con l altra lo
masturbavo lentamente. Ero al massimo della eccitazione lo avrei spompinato
a vita, era buono il suo sapore e gustoso era il suo liquido pre-seminale,
ma al culmine mio ed anche suo si scansò all indietro
<<MI dispiace ma non ce la faccio, non sono gay, a guardarti in faccia non
ce la faccio>> disse sconsolato.
<<Non ti dispiacere mio dio significa che ho sbagliato qualcosa, ma son
disposto a tutto>>gli dissi con dolcezza.
<<No no tu non hai sbagliato niente anzi per come me lo baciavi sembravi una
donna, anzi meglio di una donna>>
continuò prendendo fiato << ma è proprio il fatto che tu sei un uomo che non
va bene, capisci cosa intendo?>>.
<<Si capisco, ma gia te l ho detto sono disposto a tutto per scopare con te,
se vuoi mi vesto da donna qualsiasi cosa..>>
gli parlo supplicandolo.
<<Ecco questa è gia un idea>>. Mi dice annuendo e sbuffando come un cavallo
eccitato.
<<Allora scegli tu come vestrirmi e come chiamarmi, farò tutto ciò che
vorrai>> gli dissi contento.
<<Hai vestiti penserò io, li ruberò a mia moglie, ma voglio che tu sia
completamente depilato non voglio vedere nemmeno un pelo intesi?>> mi chiese
dolce.
<<Si allora siamo daccordo ci vediamo domani sera, ma dobbiamo ripartire
dallo stesso punto da dove ci siamo interrotti>>.gli dico andandomene con il
cazzo ancora gonfio dentro le mutande e sculettando come una troia.

Usci dalla palestra e andai diretto a un sexy shop aperto 24 ore su 24, e
comprai un paio di seni finti in silicone da mettere come un regiseno. Poi
andai a casa ancora febbricitante
per la situazione eccitante, l avevo sognata ogni notte ed ora accadeva
davvero.
L' indomani tornai alla palestra e lui era li nudo e lucido che mi aspettava
col cazzo gia in tiro.
<<Vai nello spogliatoio che ho portato un paio di cosette da casa>> mi disse
strizzando l 'occhio.
Entrai e vidi tutto, presi lo smatto rosso e mi tinsi le unghie delle mani e
dei piedi, con un rossetto rosso schiacciai le labbra in modo da estendere
il colore, indossai le tette finte e applicai sulo mio corpo una crema
profumata. Presi dalla busta un paio di calze di nylon nero velato con una
fascia alta di pizzo rosa e il tallone e le punte dei piedi anche loro rosa,
le misi e mi stavano perfettamente,
il contatto del nylon sulla pelle mi face rizzare il pisello, quel senso di
vellutato mi faceva sentire molto donna. Indossai un paio di scarpette rosse
con un tacco altissimo, e poi misi un corpetto in retina color nero, e per
finire
misi un vestitino attillatissimo e molto corto. Mi alzai in piedi e
guardandomi allo specchio vidi che i tacchi alti davano un altra visone
delle mie gambe, i polpacci erano tiratissimi e velati dalla calze, sembravo
veramente una donna.
Usci dal camerino ancheggiando sensualmente sui tacchi, e lui mi guardava
senza dir niente ma squadrandomi dalla testa ai piedi.
Mi sedetti sulla panca di fronte a lui accavallando lentamente le gambe in
modo tale che lui potesse godersi lo spettacolo, a quel gesto il suo cazzo
ebbe un impennata e ne fui molto contento.
Si inginocchio davanti le mie gambe e incominciop a leccarmi le scarpine,
risalendo via via sulle gambe, sentivo la pressione delle sue mani che
lentamente mi alzavano il veestitino per toglierlo del tutto.
Rimasi in autoreggenti e corpetto, mi allargò le gambe e prendendomi dalle
caviglie le alzò in aria, io per assecondarlo le tenevo alzate e ben
divaricate.
Mi leccava il buco del culo come un assatanato infilando la lingua dentro e
alternandosi con le sue dita, infilando prima una e poi due e poi tre.
Quando il buco fu abbastanza largo ci infilò
la lingua leccandomi le pareti sfiorando la prostata, dandomi sensazioni
inaspettate.
Tirai giu le gambe e con un colpo di reni mi alzai e in cominciai a
leccargli gli addominali ben scolpiti, scendendo fino al pene gia eretto
come un totem. Raccolsi tutta la saliva possibbile nella mia bocca ed
accolsi dentro la sua cappella
che bruciava come un tizzone ardente, lo succhiavo come uno ossesso e il suo
sesso cresceva a dismisura dentro la mia bocca.
<<Si succhiami cosi troia che non sei altro>> mi ripeteva di continuo.
Ed il gli ricambiavo con lo sguardo facendo giochi di saliva, strizzandogli
le palle, lasciai la coppola e mi dedicai al suo scroto mordendolo e
succhiando le palle ad una ad una, erano cosi
grosse e piene che non vedevo l ora di farle svuotare.
<<Voglio sentire che mi riempi e che mi sfondi toro>> gli dicevo sbattendomi
l asta in faccia.
Lui mi accontentò subito divaricò le gambe e mi punto il buco, puntellandolo
con la cappela ben inumidita
fino ad affondarla in sol colpo, un fuoco e un dolore indescrvibili, sentivo
le sue venature i suoi solchi strofinarmi la prostata e questo mi faaceva
godere.
Si muoveva bene con il giusto ritmo sbattendomi le sue palle con ritmo sull
culo, mi piaceva da impazzire che mi dicesse le porcate, cosi lo provocai
<<Dimmi che sono la tua porca avanti maiale>>
Lui si scateno tenendomi.
<<Sei una porca questo sei tu e voglio chge mi fai venire>>.
Usci fuori da me e con i piedi velati dalle calze incominciai a segarlo ben
bene, sentivo che stava per venire per cui rallentai i tocchi di piede
finche il suo cazzo non divenne rosso e mi allagò i piedi schizzando sborra
sul nylon.
Mi alzai e gli piazzai il mio cazzo in bocca e gliela scopai finche non
schizzai la sborra su pettorali. Poi esausti ci buttamo sulla panca
aspettando per ricominciare.
A.RB.EL
2013-03-11 17:57:31 UTC
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Post by dj Aracno
A quanti mi chiedevano dei miei racconti erotici, ecco, questo è uno di
quelli... spero vi piaccia. Io sono dj Aracno.
Era un periodo nero tutto mi andava storto, non avevo neanche un centesimo
in tasca, e per di più
avevo una voglia di scopare e farmi scopare. Una di quelle voglie strane
che balenano in mente, di
provare sperimentare nuove cose, nuove porcate. La mia voglia era quella
di andare con un uomo, ma
non con uno qualsiasi, volevo un toro muscoloso con un cazzo granitico.
Forse piu che il cazzo la
mia perversione era quella di comportarmi da donna, non con tutti solo con
il mio uomo, volevo
essere capace di dare piacere e vedere soprattutto fino a che punto ero
capace di arrivare.
Per far avverare questo desiderio andai in una palestra a chiedere lavoro,
il proprietario mi squadrò
dalla testa ai piedi e mi disse che l unica cosa che mi poteva offrire era
di fare le pulizie di sera
alla fine dei turni.Guardando i pettorali che quasi esplodevano dalla sua
maglietta, come in ipnosi
accettai subito, anzi mi proposi di iniziare immediatamente.
La sera mi presentai li alle 11 quando ormai tutti erano andati via, e il
proprietario era li che pompava
i suoi muscoli, tra un peso e l altro mi indicò dove era lo sgabuzzino e i
detersivi.
Entra dentro lo sgabuzzino e io resto sulla porta osservandolo con
attenzione anche perche era praticamente nudo, aveva addoso
solo un perizomino rosso, si piegò in avanti sugli scaffali ponzando il
culo e non potei far altro che ammirare il suo culo
marmoreo e il suo buco parzialmente nascosto dal filo del perizoma.
<<Ma lei come mai resta qui di sera?>> gli chiesi.
<<Sai preferisco stare qui che a casa, almeno qui mi alleno, se vado a
casa litigo con mia moglie..è un periodaccio>> mi rispose
accarezzandosi i pettorali.
<<Posso chiederti un favore?>> mi chiese sorridendo.
<<Certo mi dica>> gli risposi.
<<Sai con il ragazzo che c era prima lo facevo sempre, tanto siamo tra
uomini.. ti dispiace se mentre mi alleno sto nudo
? perche il sudore mi fa venire l allergia qui>> indicandosi in mezzo a i
glutei<< ed è importante che il mio corpo sia perfetto
per il contest tra 15giorni>> parlva in modo simpatico, gli dissi che non
c erano problemi e dentro di me stavo impazzendo
avrei voluto saltargli addosso e leccargli quei muscoli ma non lo feci,
non volevo rovinare tutto cosi.
Lui tornò alla sua panca in fondo lo stanzone, presi una pezza e il
detersivo spray e mi misi a pulire lo speccho in maniera
tale da osservarlo. Lo Guardavo dallo specchio e non gli toglievo gli
occhi di dosso, si tolse lentamente il perizomino gettandolo
per terra, e mise in mostra un pene veramente notevole, anche se era
moscio era grosso,le sue palle erano enormi e gonfie che davano
l idea che non scopasse da un po di tempo. Era completamente depilato e la
pelle del suo scroto era cosi liscia e lucida che quasi
rifletteva la luce dei neon, correva lentamente sul tapirulan e il suo
movimento faceva sobbalzare e roteare quel meraviglioso
esemplare di cazzo, non potevo non guardare ero come bloccatto ed avevo il
cazzo duro.
Lui si accorse dei miei sguardi ma fece finta di niente, anzi sembrava che
la cosa lo eccitasse, perche il suo cazzo crebbe
di dimensioni ma non divenne duro. Durante la corsa sobbalzando da una
coscia all' altra, la pelle del suo cazzo piano piano si tiro giu
liberando una cappella molto rossa, lucente e cattiva. Erano gia bei
centrimetri e non era nemmeno a un quarto dell erezione.
Scese dal tapirulan osservandomi e mi disse<< Ma non ti sembra di averlo
pulito troppo quello specchio?>>
<<Ha ragione scusi mi ero un attimo imbambolato, lei ha un fisico
veramente bellissimo vorrei averlo anche io>> gli risposi arrossendo.
<<E tanto lavoro e impegno>> mi rispose piazzando i pugni sui fianchi
assumendo una postura impostata<< tu invece hai un fisico cosi longilineo,
è strano sai quando sei venuto a chiedermi ti ho visto di spalle e mi
sembravi una donna>> disse ridendo<< ti servirebbe un po di palestra se
vuoi ti insegno
qualche esercizio>>.
<<Volentieri>> mi avvicinai e mi misi seduto sulla panca.
<<Anzi aiutami un attimo porgimi i pesi>> mi disse e si mise davanti a me
con il suo cazzo a 10 cm dalla mia faccia.
Rimasi sbalordito da quanto era grosso da vicino, gli porgevo i manubri ed
aspettavo che finisse la serie e porgerli quelli
piu pesanti, e nel frattempo lo guardavo fisso negli occhi come una troia
vogliosa. Lui dallo sforzo faceva delle facce come se stesse venendo
pompando i muscoli delle braccia, mi guardava fisso negli occhi. All'
improvviso qualcosa accadde, il suo cazzo improvvisamente divenne duro
urtandomi
con la cappella sulla guancia, ed io non ne vidi piu.. lentamente con la
lingua risali dalle palle lungo l asta lo persi nelle mani e lo scoppolai
con violenza.
Con la punta della lingua leccavo con dolcezza le sue pieghe aumentando di
intensita assecondando i suoi grugniti, era bellissimo fare questo.
Presi in bocca la cappella succhiandola fino a farla diventare viola,
succhiavo e la liberavo facendo lo schiocco con le labbra, e con una mano
gli stringeno le palle e con l altra lo
masturbavo lentamente. Ero al massimo della eccitazione lo avrei
spompinato a vita, era buono il suo sapore e gustoso era il suo liquido
pre-seminale, ma al culmine mio ed anche suo si scansò all indietro
<<MI dispiace ma non ce la faccio, non sono gay, a guardarti in faccia non
ce la faccio>> disse sconsolato.
<<Non ti dispiacere mio dio significa che ho sbagliato qualcosa, ma son
disposto a tutto>>gli dissi con dolcezza.
<<No no tu non hai sbagliato niente anzi per come me lo baciavi sembravi
una donna, anzi meglio di una donna>>
continuò prendendo fiato << ma è proprio il fatto che tu sei un uomo che
non va bene, capisci cosa intendo?>>.
<<Si capisco, ma gia te l ho detto sono disposto a tutto per scopare con
te, se vuoi mi vesto da donna qualsiasi cosa..>>
gli parlo supplicandolo.
<<Ecco questa è gia un idea>>. Mi dice annuendo e sbuffando come un
cavallo eccitato.
<<Allora scegli tu come vestrirmi e come chiamarmi, farò tutto ciò che
vorrai>> gli dissi contento.
<<Hai vestiti penserò io, li ruberò a mia moglie, ma voglio che tu sia
completamente depilato non voglio vedere nemmeno un pelo intesi?>> mi
chiese dolce.
<<Si allora siamo daccordo ci vediamo domani sera, ma dobbiamo ripartire
dallo stesso punto da dove ci siamo interrotti>>.gli dico andandomene con
il cazzo ancora gonfio dentro le mutande e sculettando come una troia.
Usci dalla palestra e andai diretto a un sexy shop aperto 24 ore su 24, e
comprai un paio di seni finti in silicone da mettere come un regiseno. Poi
andai a casa ancora febbricitante
per la situazione eccitante, l avevo sognata ogni notte ed ora accadeva
davvero.
L' indomani tornai alla palestra e lui era li nudo e lucido che mi
aspettava col cazzo gia in tiro.
<<Vai nello spogliatoio che ho portato un paio di cosette da casa>> mi
disse strizzando l 'occhio.
Entrai e vidi tutto, presi lo smatto rosso e mi tinsi le unghie delle mani
e dei piedi, con un rossetto rosso schiacciai le labbra in modo da
estendere il colore, indossai le tette finte e applicai sulo mio corpo una
crema
profumata. Presi dalla busta un paio di calze di nylon nero velato con una
fascia alta di pizzo rosa e il tallone e le punte dei piedi anche loro
rosa, le misi e mi stavano perfettamente,
il contatto del nylon sulla pelle mi face rizzare il pisello, quel senso
di vellutato mi faceva sentire molto donna. Indossai un paio di scarpette
rosse con un tacco altissimo, e poi misi un corpetto in retina color nero,
e per finire
misi un vestitino attillatissimo e molto corto. Mi alzai in piedi e
guardandomi allo specchio vidi che i tacchi alti davano un altra visone
delle mie gambe, i polpacci erano tiratissimi e velati dalla calze,
sembravo veramente una donna.
Usci dal camerino ancheggiando sensualmente sui tacchi, e lui mi guardava
senza dir niente ma squadrandomi dalla testa ai piedi.
Mi sedetti sulla panca di fronte a lui accavallando lentamente le gambe in
modo tale che lui potesse godersi lo spettacolo, a quel gesto il suo cazzo
ebbe un impennata e ne fui molto contento.
Si inginocchio davanti le mie gambe e incominciop a leccarmi le scarpine,
risalendo via via sulle gambe, sentivo la pressione delle sue mani che
lentamente mi alzavano il veestitino per toglierlo del tutto.
Rimasi in autoreggenti e corpetto, mi allargò le gambe e prendendomi dalle
caviglie le alzò in aria, io per assecondarlo le tenevo alzate e ben
divaricate.
Mi leccava il buco del culo come un assatanato infilando la lingua dentro
e alternandosi con le sue dita, infilando prima una e poi due e poi tre.
Quando il buco fu abbastanza largo ci infilò
la lingua leccandomi le pareti sfiorando la prostata, dandomi sensazioni
inaspettate.
Tirai giu le gambe e con un colpo di reni mi alzai e in cominciai a
leccargli gli addominali ben scolpiti, scendendo fino al pene gia eretto
come un totem. Raccolsi tutta la saliva possibbile nella mia bocca ed
accolsi dentro la sua cappella
che bruciava come un tizzone ardente, lo succhiavo come uno ossesso e il
suo sesso cresceva a dismisura dentro la mia bocca.
<<Si succhiami cosi troia che non sei altro>> mi ripeteva di continuo.
Ed il gli ricambiavo con lo sguardo facendo giochi di saliva,
strizzandogli le palle, lasciai la coppola e mi dedicai al suo scroto
mordendolo e succhiando le palle ad una ad una, erano cosi
grosse e piene che non vedevo l ora di farle svuotare.
<<Voglio sentire che mi riempi e che mi sfondi toro>> gli dicevo
sbattendomi l asta in faccia.
Lui mi accontentò subito divaricò le gambe e mi punto il buco,
puntellandolo con la cappela ben inumidita
fino ad affondarla in sol colpo, un fuoco e un dolore indescrvibili,
sentivo le sue venature i suoi solchi strofinarmi la prostata e questo mi
faaceva godere.
Si muoveva bene con il giusto ritmo sbattendomi le sue palle con ritmo
sull culo, mi piaceva da impazzire che mi dicesse le porcate, cosi lo
provocai
<<Dimmi che sono la tua porca avanti maiale>>
Lui si scateno tenendomi.
<<Sei una porca questo sei tu e voglio chge mi fai venire>>.
Usci fuori da me e con i piedi velati dalle calze incominciai a segarlo
ben bene, sentivo che stava per venire per cui rallentai i tocchi di piede
finche il suo cazzo non divenne rosso e mi allagò i piedi schizzando
sborra sul nylon.
Mi alzai e gli piazzai il mio cazzo in bocca e gliela scopai finche non
schizzai la sborra su pettorali. Poi esausti ci buttamo sulla panca
aspettando per ricominciare.
accidenti DJ ...hai fatto davvero outing....con questo racconto
autobiografico,ora vedrai che molti dei tuoi amici che postano qui e che
non hanno avuto il coraggio che hai avuto tu di rivelare la propria
omosessualità ti invieranno email private per proporti ore di sesso senza
limiti. hai fatto del bene anche a loro.
Per oggi dimentico tutte le questioni che ci hanno visto l'uno contro
l'altro perchè mi inchino al tuo coraggio,al coraggio di fare outing qui
davanti a tutti.

Da oggi la tua vita sarà un altra,vedrai starai molto meglio con te stesso e
supererai quelle compulsioni che non per colpa tua ma della natura ti hanno
afflitto in tutti questi anni.

Bravo DJ !!!

--
A.RB.EL
dj Aracno
2013-03-11 18:06:39 UTC
Permalink
"A.RB.EL" ha scritto nel messaggio
Post by A.RB.EL
Per oggi dimentico tutte le questioni che ci hanno visto l'uno contro
l'altro perchè mi inchino al tuo coraggio,al coraggio di fare outing qui
davanti a tutti.
Ti ringrazio Arbel, adesso posterò il mio racconto/outing un po' su tutta
usenet, così chi da oggi in poi troverà il mio nick saprà che io sono quello
che ha avuto il coraggio di dirsi ciò che è. Senza contare che chiunque
cercherà su google il mio nick troverà immediatamente il mio capolavoro.

PS: non escludo di condividere altri dettagli. Stavo ad esempio pensando di
postare delle mie foto amatoriali su un qualche ennegì dei binari...
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